Houdini- il bagno trasformista - 2007
Concorso organizzato dal Gruppo Quid, con il gruppo 4A+D (Cannavale, Grillo, Manclossi, Tarsia) il progetto FLOOD, segnalato dalla giuria
Partendo dal presupposto che la cura del proprio corpo, intesa come momento di relax, conduce ad identificare nuove funzioni nel locale bagno, il concept di FLOOD vuole suggerire un nuovo modo di godere di tale ambiente.
Le scelte architettoniche scardinano gli archetipi tradizionali per imporre un nuovo canone estetico. L’attenzione si focalizza sulle depressioni del pavimento che convogliano verso la parete a mezza luna, sulla quale scorre un velo d’acqua. Al soffitto, una grande piastra forata è il soffione doccia.
Il percorso non ha interruzioni, e procede tutt’attorno il bordo vasca in prossimità del quale si collocano i due lavabi self-stending in posizione specchiata; la zona più intima trova invece posto alle spalle del divisorio curvo.
L’emozione è ritrovarsi avvolti dai cromatismi del rivestimento a mosaico che da parete degradano a pavimento, con sfumature di colore sempre più scure a sottolineare la variazione dei livelli.
Le forme morbide del pavimento sembrano riprodurre la eco di una goccia che cade in uno specchio d’acqua. E poi, come per magia, acqua prorompente cade dal soffitto, scivola dalla parete di quinta stondata, si getta dai fori laterali della vasca. Così la macchia d’acqua si dilata, riducendo la superficie calpestabile; le luci cambiano, la musica si sprigiona, l’ambiente si anima: c’è un PARTY nel bagno!
Uno spazio privato diventa in tale modo pubblico, ma pur sempre intimo. Ecco che il bagno, sempre considerato luogo isolato nell’ambiente-casa, ritrova una sua dimensione e si estende alle zone circostanti. Viene il tale maniera ripreso il concetto di accoglienza, proprio di una casa. Ed ecco che la trasformazione è avvenuta, si aggiunge una nuova dimensione alla casa: the new entertainment design.